Sepúlveda vola con la sua gabbianella di Marco Mastrorilli

/Sepúlveda vola con la sua gabbianella di Marco Mastrorilli

Sepúlveda vola con la sua gabbianella di Marco Mastrorilli

Il bel ricordo di Sepúlveda di Marco Mastrorilli pubblicato sul sito web de “La Rivista della Natura”, www.rivistanatura.com

Sepúlveda vola con la sua gabbianella
di Marco Mastrorilli

Louis Sepúlveda se n’è andato e ora vola con la sua gabbianella, ma ci ha lasciato le sue favole ecologiche, che resteranno nel tempo.

Chissà quanti di noi hanno volato sulle ali della gabbianella Fortunata? Insieme al gatto Zorba, è la protagonista de La gabbianella e il gatto, che ha fatto innamorare il mondo dei bambini di tutte le età.
Le sue prime esperienze di volo grazie a Zorba e ai consigli del gatto enciclopedico Diderot hanno saputo incantarci. Ma ora con quella meravigliosa creatura è volato via anche il suo autore, Luis Sepúlveda, un favolista moderno capace di emozionare milioni di persone.

Favole che, oltre ai gabbiani e ai gatti, hanno coinvolto in altre avventure, lumache, cani, topi e persino un cetaceo, quel capodoglio color della luna protagonista della sua ultima favola Storia di una balena bianca raccontata da se stessa.

Un poeta che dava voce alla Natura

La storia della gabbianella e il gatto che le insegnò a volare è un acquerello a tinte pastello; una favola moderna che parla di amore e rispetto, nella quale spicca una sfumatura morale quasi inedita, in cui Sepúlveda affronta il rapporto tra l’uomo e il Pianeta, tematica sfiorata in passato dal solo Andersen.

Luis Sepùlveda è nato in Cile nel 1949 e con la sua grandissima ispirazione artistico-letteraria ha tracciato una nuova strada. Partendo dalla matrice stilistica della fabula antica ha saputo rinnovarla con pennellate forti, ricche di ironia, ma anche di malinconia, laddove emerge il dolore per gli sfregi che l’uomo infligge al Pianeta.
Per molti anni ha unito le sue grandi passioni con un impegno sociale profondo e una poetica ariosa e pungente, che si apprezzano magnificamente anche nei suoi bellissimi racconti di viaggio, Patagonia Express o Il mondo alla fine del mondo.
Le sue lotte a fianco di Greenpeace e in favore dell’Unesco hanno segnato in modo profondo il suo animo sinceramente ecologista, anche se egli stesso più volte nelle interviste aveva detto di non amare definirsi un ambientalista. Quel che è certo è che amava dar voce nelle sue storie a coloro che non potevano farlo. E chi più della Natura aveva bisogno di un cantore ispirato e disincantato?
Quello spiraglio di speranza

Nelle sue favole emerge la voglia di ricerca e studio quale risposta alle difficoltà, ma anche fiducia nella capacità dell’uomo di ravvedersi e di prendere coscienza dei propri errori.
In questo Sepùlveda, rispetto alle favole antiche di Esopo e Fedro, fa un consistente passo avanti.
I favolisti del passato, infatti, raccontavano il malessere della società, spesso senza aprire alcuno spiraglio all’ottimismo.
Lo scrittore cileno, invece, pur avvezzo alle storture del mondo moderno e del suo Paese, pieno di contraddizioni politiche, era conscio che non era ancora troppo tardi. Che poteva ancora esserci un mondo migliore. Che la forza della Natura non era ancora soffocata definitivamente.
la poetica che ci ha insegnato a volare.
Marco Mastrorilli

 

P.S.

Per gentile concessione dell’autore e della “rivistanatura.com”

 

By |2020-05-12T22:44:22+00:00Aprile 17th, 2020|General|0 Comments

Leave A Comment